Rame di Napoli

Tra i dolci tipici catanesi della "festa dei morti", molto apprezzate sono le "rame di Napoli".
Noi catanesi, bambini negli anni 60/70, associamo il sapore aromatico e speziato delle rame ad un giorno gioioso, anche se giornata della commemorazione dei defunti.
Entusiasti, al nostro risveglio cercavamo per casa i giocattoli che i morti ci avrebbero lasciato in dono... questo ci facevano credere i nostri genitori.
Allora, noi bambini, aspettavamo con ansia questa festa, perché era la ricorrenza che ci permetteva di ricevere diversi giocattoli, andando a trovare tutti i parenti.
Mia mamma, ogni anno, ci dava la possibilità di tenere quei giocattoli per una settimana.
Dopodiché, li conservava per poi tirarli fuori alla festa successiva insieme ad altri nuovi. Così, nel corso degli anni, io insieme alle mie due sorelle abbiamo raccolto tanti di quei giocattoli che ogni anno, al mattino del 2 Novembre, entrando nel salone di casa sembrava di essere nel paese dei balocchi... Tutto era bellissimo ed indimenticabile!
Tra le prelibatezze tipiche della festa, le più apprezzate erano proprio le rame di Napoli, che si trovavano solo in questo periodo.
Il nome fa pensare che si tratti di dolci di origini napoletane e invece no...
Pare siano state fatte per la prima volta dai catanesi in occasione del conio di una nuova moneta di rame, quando il Regno di Napoli venne unificato al Regno di Sicilia costituendo il Regno delle due Sicilie.
All'origine e fino agli anni '60 questi dolci venivano fatti riciclando gli avanzi di prodotti da forno come pan di spagna, brioche, ecc... che con aggiunta di farina, zucchero e aromi formavano un impasto chiamato in siciliano " Pistu" (pesto).
Negli anni '70, qualche giorno prima della lavorazione di questi dolci, nelle pasticcerie si producevano più prodotti da forno, proprio per disporre degli avanzi necessari a questa preparazione.
In seguito, vennero create dai pasticcieri ricette che non prevedono più il riciclo e proprio per questo motivo, le rame di Napoli si possono preparare facilmente anche a casa, anche se con una lavorazione meno raffinata rispetto a quella delle pasticcerie moderne, perché appunto casalinga. I risultati sono però ottimi e forse con una resa più somigliante nella forma rispetto a quelle di un tempo passato.
Esistono diverse ricette, ma si somigliano un po' tutte.

Queste sono le mie Rame di Napoli...



Ingredienti per il biscotto
Farina 00 g 500
Zucchero semolato g 200
Margarina g 100
Latte ml 400
Cacao amaro g 100
Miele 2 cucchiai
Lievito per dolci 1 bustina
Scorza grattugiata di 1 arancia
Cannella in polvere 1 cucchiaino
Chiodi di garofano pestati 6

Ingredienti per la copertura
Cioccolato fondente g 300
Margarina g 120



Preparazione
Mettere tutti gli ingredienti in una ciotola e impastare manualmente, aggiungendo la margarina a temperatura ambiente ed il latte poco alla volta.



Fino ad ottenere un' impasto morbido che dovrà riposare per circa 20 minuti.



Utilizzando due cucchiai disporre l'impasto su di una teglia con il fondo coperto da carta da forno.



Infornare per circa 5 minuti in forno preriscaldato a 180°.
Sfornare e fare raffreddare completamente.




Fare sciogliere in una ciotola, a bagnomaria, la margarina insieme al cioccolato spezzettato.
Mescolare bene e, tenendo la ciotola sulla pentola, intingere nel composto la parte superiore delle rame.
Appoggiarle, man mano, su di una gratella per dare la possibilità alla copertura di colare e uniformarsi. 



Distribuire sulla superficie i pistacchi tritati.
Fare raffreddare e ben solidificare la copertura prima di consumarli.





































































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